La tesi laburista della crisi del costo della vita in Gran Bretagna aveva cominciato a “scricchiolare” già prima delle elezioni. Parola dell’Ufficio nazionale di statistica, che ha rilevato nel trimestre febbraio-aprile 3 dati da fare invidia alla maggioranza dei Paesi europei.
Primo, un tasso di disoccupazione rimasto stabile al 5,5% (il minimo dal 2008) e l’aumento degli occupati. Secondo, un deciso scatto della crescita dei salari, anche senza contare i bonus. E, infine, un tasso di inflazione praticamente piatto, fattore che, insieme al secondo, ha contribuito a difendere il potere di acquisto delle famiglie.