Rischia di complicarsi il dialogo tra Farc e autorità colombiane: la guerriglia marxista ha interrotto il cessate il fuoco unilaterale dopo la morte di 26 militanti in un raid, ritenuto legittimo dal presidente Santos.
L’incoerenza del governo ci ha spinto a questo passo, hanno fatto sapere le Farc. I 26 guerriglieri sono stati uccisi nel dipartimento di Cauca, lo stesso dove sono morti 11 militari ad aprile. Una vicenda che aveva indotto Bogotà a tornare a colpire le Farc, dopo una breve sospensione dei bombardamenti.
“Continueremo a combattere senza tregua contro ogni tipo di criminalità, in ogni angolo del Paese”, ha detto il presidente colombiano Juan Manuel Santos.
Le Farc – che chiedono un cessate il fuoco bilaterale – avevano annunciato la sospensione degli attacchi lo scorso dicembre, due anni dopo l’inizio dei colloqui di pace all’Avana per porre fine a un conflitto che ha fatto oltre 200mila morti in mezzo secolo.