Solleva reazioni sdegnate in tutto il mondo la fucilazione avvenuta in Indonesia di otto condannati a morte per reati di droga, sette dei quali stranieri.
L’ambasciatore australiano in Indonesia sarà richiamato “per consultazioni”, dopo la messa a morte degli australiani Andrew Chan e Myuran Sukumaran. Il premier Tony Abbott ha parlato di “esecuzioni crudeli e inutili”.
“Rispettiamo la sovranità indonesiana ma dobbiamo deplorare quello che è avvenuto, e questo non è qualcosa di solito, di normale. Voglio sottolineare che le relazioni tra Australia e Indonesia risentono delle cose fatte finora”.
Oltre ai due australiani, tra i detenuti giustiziati vi erano un brasiliano, tre nigeriani, un ghanese e un indonesiano. Sospese invece le esecuzioni di una donna filippina e di un cittadino francese, che ha fatto ricorso alla Corte Suprema di Giakarta.