Stanno provocando serie tensioni diplomatiche le esecuzioni avvenute in Indonesia. Sei persone condannate per traffico di droga, tra cui cinque stranieri provenienti da Brasile, Paesi Bassi, Nigeria, Malawi e una donna vietnamita, sono stati messi a morte mediante fucilazione.
I condannati erano in carcere da circa un decennio, per casi diversi. Tra loro il cittadino olandese Ang Kiem Soei e il brasiliano Marco Moreira, arrestato nel 2003 all’aeroporto di Giakarta con 13 chili di cocaina.
A nulla sono valse le richieste di grazia presentate al presidente indonesiano Joko Widodo.
In segno di protesta Paesi Bassi e Brasile hanno richiamato i loro ambasciatori e hanno precisato che le condanne a morte potrebbero avere ripercussioni nelle relazioni.
L’ Indonesia ha reintrodotto la pena capitale nel 2013 dopo cinque anni di sospensione delle esecuzioni.