Gridano“Fuori Dilma!” e sventolano le bandiere e i colori del Brasile. Contro il governo definito ‘‘corrotto” hanno sfilato di nuovo cortei questa domenica in oltre 195 città del Paese. Almeno 682 mila persone secondo la polizia, 1 milione e 500mila per gli organizzatori. Chiedono le dimissioni di Dilma Rousseff e dei componenti del governo coinvolti in indagini giudiziarie per corruzione. E la fine dell’impunità per tutti i potenti indagati.
La presidente, rieletta per il secondo mandato il 26 ottobre 2014, è accusata di essere stata complice di un enorme scandalo tangenti. Il suo gradimento è sceso ai minimi storici.
A far montare la rabbia nel Paese, è l’indagine giudiziaria che riguarda il colosso petrolifero di Stato Petrobras. I fatti risalgono alla fine degli anni Novanta quando Dilma Rousseff sedeva nel consiglio di amministrazione. L’inchiesta, cominciata nel marzo del 2014, riguarda un presunto sistema di mazzette da 4 miliardi di dollari e coinvolge oltre 50 persone tra