Nuova giornata di ricerche sul massiccio dei Trois évêchés. Con la certezza, rafforzata dalle immagini girate dal ministero dell’Interno francese, che ce ne dovranno essere molti altri considerato quanto è impervia la zona.
Gli uomini impegnati nelle operazioni sono ancora a caccia della seconda scatola nera, quella che contiene i tracciati di volo dell’Airbus della Germanwings schiantatosi sulle Alpi. Compito difficile: i rottami dell’aereo sono sparsi su quattro ettari di terreno.
Ancora più complesso è il recupero dei corpi delle vittime o di quel che ne rimane, da far giungere ai medici legali per l’identificazione attraverso il Dna, se non dovessero apparire riconoscibili.
Un lavoro che potrebbe richiedere settimane. Durante le quali il ricordo della tragedia sarà senz’altro tenuto vivo dagli omaggi resi al memoriale, improvvisato nel villaggio di Le Venret, il più prossimo al luogo del disastro.