Sotto pressione in Iraq, i jihadisti dell’Isil hanno lanciato un’offensiva contro le milizie curde nel nord-est della Siria, dove i combattimenti hanno provocato decine di caduti in entrambi i campi.
Gli scontri si concentrano nella regione di Ras al Ain, vicino alla frontiera con la Turchia. I combattenti curdi sono sostenuti dai raid aerei della coalizione internazionale, secondo modalità che si sono rivelate vincenti nella difesa di Kobane, liberata dall’assedio dell’Isil un paio di settimane fa.
E’ dall’estate scorsa che i curdi sono in prima linea contro i jihadisti. E questo ruolo di supplenza li avvicina, di fatto, all’agognata autonomia politica.
“I curdi hanno sempre sognato di avere un proprio esercito, esattamente come ogni altro Paese – spiega una delle reclute che si addestrano nel nord della Siria – ma ora questo non ha più importanza: le nostre unità di difesa devono essere aperte a tutti, anche a arabi e cristiani, perché è un dovere morale difendere la popolazio