Proteste giustificate, secondo la polizia che invita comunque ad attendere con calma l’esito dell’inchiesta sull’uccisione del diciannovenne afroamericano di Madison, nel Wisconsin, da parte di un agente. L’ultimo caso di una serie.
Ancora in mattinata una folla si è radunata per protestare contro l’ennesimo episodio, hanno gridato “la vita dei neri è rilevante”.
Il capo della polizia di Madison chiede calma:
“Il ragazzo era disarmato e questo complica tutto per gli inquirenti, e diventa anche più complicato per l’opinione pubblica capire e aspettare pazientemente che emergano eventuali altre circostanze, se ve ne sono, se c’erano altre persone sul luogo, tali da giustificare l’uso di una forza letale”.
La polizia era stata chiamata per una rissa: l’agente ha individuato un sospetto, che ha inseguito fin dentro il suo appartamento. Poi, le cose si fanno meno chiare: l’agente sarebbe stato colpito al volto, forse al buio, e ha sparato. Se vi era un’altra persona, e se questa e