http://www.pupia.tv - Napoli - “Non rimpiangerò Napolitano, ho amato Pertini e sono speranzoso che ci possa essere un presidente diverso da Napolitano”. Così il sindaco di Napoli Luigi de Magistris ha commentato le dimissioni del Capo dello Stato.
Intervenuto alla trasmissione radiofonica “Un giorno da pecora”, si è detto “critico” nei confronti di Napolitano con cui tuttavia - ha sottolineato – “dal punto di vista istituzionale ho avuto sempre un rapporto buono e corretto”.
Secondo il sindaco partenopeo, il ciclo di Napolitano al Quirinale si sarebbe dovuto chiudere al termine del settennato naturale. “Credo - ha affermato - che non sia stato positivo rinnovare il mandato del Presidente della Repubblica, sa un po’ di monarchia e di incapacità della politica di rinnovarsi”.
A Napolitano, de Magistris ha augurato di “godersi serenamente la sua funzione di senatore a vita”. Quanto al suo successore l’identikit tracciato da de Magistris è quello di una figura “imparziale e indipendente” preferibilmente “una donna, non una politica di professione, ma che capisca la politica”. “Mi farebbe piacere - ha detto - vedere al Quirinale una persona del mondo della cultura, più giovane, magari una donna”.
Dichiarazioni che hanno suscitato polemiche tanto che, il giorno dopo, de Magistris corregge il tiro: “Nessuna polemica con Napolitano, ho semplicemente detto che non è il mio presidente della Repubblica nonostante abbia avuto con lui sempre un buon rapporto istituzionale”.
Nella giunta napoletana ieri si è smarcato Nino Daniele, una lunga militanza nel Pci-Pds e un’esperienza da sindaco di Ercolano. L’assessore alla Cultura, infatti, ha fatto sapere di aver mandato mercoledì alle agenzie di stampa un comunicato per salutare Napolitano, di cui il sindaco era informato. “Su questi punti – ha detto Daniele - io e de Magistris probabilmente abbiamo una sensibilità istituzionale diversa. Il comunicato secondo me andava fatto. Poi è legittimo che il sindaco abbia una sua opinione personale su Giorgio Napolitano, ma salutare un presidente della Repubblica nato a Napoli è una forma di rispetto istituzionale. Per questo ho inviato un comunicato alle agenzie e l’ho fatto in qualità di assessore comunale dopo aver informato il sindaco”. (16.01.15)