Isil, bersaglio del contrattacco unito

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La coalizione guidata dagli Stati Uniti nella lotta contro il terrorismo dell’Isil bombarda la città di Sinjar nel nord dell’Iraq, distruggendo edifici e basi strategiche, e il territorio siriano attorno a Kobane, al confine con la Turchia.

Mentre proseguono le azioni della politica militare contro il terrorismo, anche l’Europa avanza nelle sue attività diplomatiche.

Martedí a confermare il sostegno europeo al paese, Federica Mogherini, alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza dell’Unione europea è a Erbil nel Kurdistan iracheno, in visita ufficiale. La accolgono il presidente della regione Massoud Barzani e il primo ministro Nechirvan Barzani.

Federica Mogherini: “Daesh è la minaccia numero uno e deve essere affrontata insieme, mettendo da parte le lotte, le divisioni e bisogna farlo prima di tutto all’interno di questo paese. Bisogna ricoconoscere che c‘è una battaglia importante da affrontare.”

Dopo aver offerto 20 milioni di euro l’unione europea intende continuare a fornire sostegno politico e umanitario al paese nella lotta contro l’estremismo violento.

Una lotta condivisa, comune, forte e assidua.

Le forze combattenti curde dei peshmerga nei giorni scorsi hanno fornito aiuti ed armi ai rifugiati yazidi sul monte Sinjar, consentendo l’offensiva e rompendo un assedio da parte dell’Isil che durava da diversi mesi.

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