Facciamo il punto sui negoziati in corso con Giovanni La Via, eurodeputato e Presidente della Commissione ambiente del Parlamento europeo, in collegamento da Lima.
Margherita Sforza, euronews:
“Onorevole, lei partecipa da giorni alle trattative alla conferenza dell’ONU. La sensazione è ci sia ancora un muro tra paesi ricchi e paesi poveri. Cosa blocca le trattative?”
Giovanni La Via, Presidente della Commissione Ambiente del Parlamento europeo:
“In realtà le trattative sono ancora bloccate dal tentativo di tutti i paesi piu’ poveri di aver piu’ risorse. Il vecchio negoziato a Copenhagen si era chiuso dicendo che si sarebbero messe a disposizione dopo il 2020 100 miliardi di euro all’anno. Oggi si parla di una cifra molto piu’ bassa, 10 miliardi di euro per un quadriennio. Quindi le risorse non sembrano ai paesi in via di sviluppo sufficienti a garantire una nuova politica ambientale.
Margherita Sforza, euronews:
“Si tratta di fondi per aiutare i paesi europei a combattere le conseguenze del cambiamento climatico. Si aspettava di piu’ da alcuni paesi piu’ ricchi ?”
Giovanni La Via, Presidente della Commissione Ambiente del Parlamento europeo:
“Pensare che il Brasile, il Messico o la Cina, l’india siano considerati paesi
meno sviluppati non è piu’ possibile. Si cerca una soluzione intermedia, in modo tale che non siano piu’ i paesi piu’ ricchi che devono aiutare la Cina, in questo processo. Si sta lavorando sull’individuazione per ogni paese delle rispettive riduzioni delle attività negative per l’ambiente per riuscire ad avere un accordo globale.
Margherita Sforza, euronews:
“Lei è ottimista? Ci crede ancora nella possibiltà di un accordo utile, per a arrivare poi ad un impegno chiaro nella lotta al cambiamento climatico tra un anno alla conferenza di Parigi?
Giovanni La Via, Presidente della Commissione Ambiente del Parlamento europeo:
“Io ci credo e ci credo fortemente, abbiamo alcuni segnali positivi in questa direzione. Il presidente Obama ha chiuso un accordo con la Cina, e sta cominciando un negoziato con l’india, quindi significa che i grandi della terra cominciano a guardare alla lotta al cambiamento climatico come una delle grandi politiche da mettere in atto.
Margherita Sforza, euronews:
Un’ultima domanda, cos‘è che secondo lei potrebbe far saltare tutto all’ultimo minuto..?
Giovanni La Via, Presidente della Commissione Ambiente del Parlamento europeo:
Tutto potrebbe saltare perché qualche paese, soprattutto dei paesi piu’ piccoli chiedono degli impegni maggiori a sostegno delle loro economie per poter lottare contro il cambiamento climatico. La resistenza di qualche piccolo paese, o di gruppi di piccoli paesi potrebbero essere devastante in termini complessivi del risultato finale”