L’Iran respinge l’accusa di aver impedito l’accordo di Ginevra lo scorso fine settimana. Il ministro degli Esteri Mohammad Javad Zarif ha attribuito la causa del fallimento alle divisioni tra i 5+1 ( i membri del consiglio di sicurezza dell’ONU più la Germania).
Il riferimento indiretto è alla Francia che inizialmente era stata accusata anche dai diplomatici occidentali. “Uno o due Paesi hanno cominciato a sentire che la situazione stava sfuggendo loro di mano”, ha detto Mohammad Javad Zarif. “Qualsiasi soluzione deve comprendere l’abolizione di tutte le sanzioni bilaterali e multilaterali, tra cui le sanzioni imposte dal consiglio di sicurezza dell’ONU”.
Zarif ha replicato a distanza a John Kerry: il segretario di Stato statunitense ha scagionato Parigi, affermando che il gruppo dei 5+1 sabato era unito quando ha presentato la proposta all’Iran e che è stata Teheran a non accettare.
La Francia avrebbe insistito per includere nella bozza il sito di Arak, centrale ad acqua pesante che preoccupa per la possibilità di produrre l’atomica a partire dal plutonio generato come prodotto secondario. In base all’accordo separato tra Iran e AIEA di lunedì gli ispettori occidentali potranno visitarla.