Almeno cinque persone sono state uccise in un attentato suicida a Erbil, capoluogo del Kurdistan iracheno.
Un kamikaze, alla guida di un’auto carica di esplosivo, ha tentato di raggiungere la sede dell’amministrazione provinciale e si è fatto saltare in aria quando le guardie lo hanno bloccato.
L’attacco è il primo da oltre un anno in questa provincia semi-autonoma, che gode di una sicurezza sconosciuta a molte altre regioni del Paese e che negli ultimi mesi ha fatto da baluardo contro l’avanzata del sedicente Stato islamico.
Più volte, il gruppo estremista aveva minacciato di colpire il Kurdistan. E questo attentato sembra essere una risposta alla sconfitta incassata dagli jihadisti a Baiji, dove martedì le forze di sicurezza irachene sono riuscite a riprendere il controllo della più grande raffineria del Paese.
Prima di cadere nelle mani dell’Isil, da Baiji uscivano 175mila barili di petrolio al giorno. Una risorsa che il governo centrale dovrà usare al meglio per riportare un po’ di stabilità.