Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, promette una dura reazione e punta il dito contro il presidente dell’Autorità palestinese, Mahmoud Abbas, accusandolo di aver fomentato la violenza a Gerusalemme.
Così il portavoce di Netanyahu, Mark Regev: “Questa mattina – ha detto – abbiamo assistito a un orrendo attentato terroristico contro fedeli innocenti: un attacco motivato dallo stesso estremismo islamico che decapita civili innocenti in Iraq e in Siria”.
Poco dopo, a parlare è il presidente palestinese Abbas, dal suo quartier generale di Ramallah, in Cisgiordania: “Condanniamo con forza questo incidente e ribadiamo che gli attacchi contro i civili non sono accettabili, in nessuna circostanza. Contestualmente, vogliamo condannare anche gli attacchi contro luoghi sacri come la Moschea di Al Aqsa”.
L’accesso al terzo luogo sacro dell’Islam, dopo la Mecca e la Medina, resta il seme della discordia, insieme alla politica israeliana di colonizzazione nella parte orientale di Gerusalemme.