Due mesi dopo il cessate il fuoco la situazione in Ucraina non trova una via d’uscita. Anzi, la tensione si acuisce: Kiev ridispiega i militari nell’est, sostenendo che i filo-russi abbiano ricevuto rinforzi. Un’informazione confermata dalla Nato che ha notato negli ultimi due giorni l’ingresso in Ucraina di colonne di carri armati, artiglieria e soldati russi.
La questione è al centro di una riunione del consiglio di sicurezza dell’Onu.
“Stiamo riposizionando le nostre forze armate – ha spiegato il ministro della difesa ucraino Stepan Poltorak – per rispondere ad azioni inaspettate di gruppi armati locali in zone che non sono sotto il nostro controllo”.
Mosca ha definito le affermazioni della Nato “accuse senza fondamento”. Anche l’Osce ha detto di aver constatato l’arrivo di materiale militare, denunciando un cessate il fuoco ormai “virtuale”. Kiev ha deciso di rafforzare la sicurezza tra l’altro nella zona di Mariupol, dove teme un’offensiva dei filo-russi.