Il 2013 è stato l’annus horribilis delle banche svizzere. A rivelarlo un rapporto dell’Università di Sankt Gallen e di KPMG secondo cui ben 59 dei 94 istituti di credito analizzati hanno mostrato performance in declino.
La ragione viene identificata in un calo della redditività e nella bassa crescita degli attivi. Anche se sulle banche della confererazione ha pesato in particolare l’aggressiva strategia del fisco statunitense.
Il programma per l’individuazione degli evasori fiscali americani ha portato ad un aumento degli accantonamenti totali (tra potenziali multe e consulenza) a oltre 743 milioni di euro.