Il primo messaggio lo invia dalla sua pagina Facebook: Haider al-Abadi, il nuovo primo ministro iracheno, si rivolge ai connazionali dicendo che non farà promesse irrealizzabili, ma invita tutti all’unità e a lavorare insieme.
Pieno sostegno al neo premier arriva anche dal leader religioso sciita, il grande ayatollah al Sistani, che attraverso un suo rappresentante, nella preghiera del venerdì, ha detto che la lotta alla corruzione dovrà essere la priorità del nuovo governo.
al-Abadi ha davanti a sé l’immenso compito di riunificare un Paese profondamente diviso da barriere confessionali e sotto la minaccia dei fondamentalisti dello Stato islamico che hanno conquistato importanti regioni.
“Il neopremier – dice Kareem Hassan Jabr – deve affrontare due questioni principali: combattere il terrorismo e sconfiggere la corruzione finanziaria che prevale nelle istituzioni pubbliche”.
al-Abadi può ora procedere alla formazione del governo, dopo che il predecessore Nuri al-Maliki ha messo fine giovedì alla sua battaglia politica per mantenere l’incarico.