Mentre nell’est del Paese si vota, nella capitale ucraina in tanti tornano a fare appello all’unità nazionale. A Maidan si continua a rendere omaggio alle vittime della rivolta poi sfociata nell’attuale crisi.
Un residente di Kiev – dove il referendum è considerato illegale – dice: “Questo referendum non rappresenta la volontà delle persone. È stato organizzato da emissari della Russia. I loro obiettivi sono chiari: strapparci la parte più ampia possibile dell’Ucraina. In molti da quelle parti vengono presi in giro dai separatisti. Sono convinti che in Russia troveranno il paese del bengodi”.
“Questo è il momento di iniziare a costruire un nuovo Paese, uno stato indipendente – dice una residente -. Non di organizzare un referendum. Questo è sbagliato e illegittimo”.
Le autorità di Kiev hanno esortato gli elettori a non andare a votare al referendum, nel rischio di scatenare un caos economico e sociale.