“Salvateci”: una deputata yazidi lancia un grido d’aiuto nel parlamento iracheno. Cinquecento uomini – racconta – sono stati uccisi, le donne vengono ridotte in schiavitù. I circa 600mila seguaci dello yazidismo, una religione di 4000 anni che unisce Islam e Zoroastrismo, sono considerati “adoratori del diavolo” dallo Stato Islamico.
Vian Dakhil, membro yazidi del parlamento iracheno: “Fratelli, lontano da ogni disputa politica, noi vogliamo solidarietà umana. Sto parlando in nome dell’umanità. Salvateci, salvateci! Ci stanno massacrando, ci stanno sterminando. Un’intera religione viene cancellata dalla faccia della terra. Fratelli, vi imploro in nome dell’umanità: salvateci”.
A Shariya, vicino Sinjar, la città dove gli yazidi erano maggioritari e caduta nelle mani degli islamisti, viene distribuito qualche aiuto.
L’Alto Commissariato Onu per i Rifugiati ha già consegnato mille kit d’emergenza, ne sono previsti in totale 6000, oltre a 2000 tende, per aiutare le circa 15mila persone che hanno trovato riparo qui.