Il piano di pace proposto dal presidente ucraino Petro Poloshenko non ferma i combattimenti. A ridosso dei confini l’esercito russo sta svolgendo manovre ed esercitazioni, mentre la Casa Bianca accusa Mosca di accrescere la tensione.
Paradossalmente l’iniziativa ucraina riporta indietro le lancette della crisi, e la tensione torna alle stelle.
“Tutti i gruppi armati illegali devono capire che il cessate il fuoco che abbiamo stabilito non significa che i soldati ucraini non siano autorizzati a difendersi. Ogni attacco armato riceverà una risposta molto forte”.
Il piano Poloshenko prevede una amnistia generalizzata per chi depone le armi, e un cessate il fuoco permanente. Più un ultimatum che una base negoziale, per i ribelli.
E mentre le formazioni armate filorusse si strutturano, come accade a Donetsk, il Cremlino insiste per coinvolgere nelle trattative proposte da Poroshenko anche i loro leader, quelli che Kiev continua a definire “terroristi”.