Il South Stream subisce i danni collaterali della crisi russo-ucraina. La Bulgaria ha bloccato i lavori del gasdotto che dovrebbe portare il gas russo in Europa aggirando l’Ucraina. La decisione di Sofia rappresenta una forma di ritorsione contro Bruxelles per la procedura d’infrazione aperta nei giorni scorsi dalla Commissione Europea per irregolarità negli appalti sui lavori del progetto cui partecipano la russa Gazprom, l’italiana Eni, la francese Edf e la tedesca Wintershall.