La Cina protesta per le dichiarazioni del governo americano e dell’alto commissario
dell’Onu per i diritti umani nell’anniversario di Tiananmen.
Per il governo di Pechino, il comunicato di Washington “mostra una totale ignoranza dei fatti del 4 giugno 1989, perché accusa senza motivi il governo cinese, interferendo in affari interni del paese e violando le norme basilari che regolano le relazioni internazionali”.
Ieri l’ufficio stampa della Casa Bianca aveva diffuso una nota per commemorare le vittime della repressione delle proteste di 25 anni fa e condannare anche i recenti arresti.
L’anniversario della strage è stato ricordato a Hong Kong, dove decine di migliaia di persone hanno partecipato a una veglia, ma non a Pechino, dove anzi sono state rafforzate misure di sicurezza e di censura.
25 anni fa in piazza Tiananmen furono uccise centinaia di persone, in particolare studenti, che chiedevano l’introduzione di un sistema democratico e protestavano contro la corruzione. L’intervento dei carri armati pose fine a sei settimane di manifestazioni pacifiche.