Un’automobile imbottita di esplosivo è stata fatta scoppiare davanti a un edificio della Banca centrale greca, nel centro di Atene.
Testimoni riferiscono di aver visto una persona parcheggiare l’auto poi esplosa attorno alle 5 del mattino. Poco dopo due telefonate a giornali locali hanno annunciato lo scoppio entro 45 minuti.
L’attentato riporta bruscamente il paese ad un clima di dura violenza politica, e molti greci si chiedono cosa ci sia dietro.
“Naturalmente non è ammissibile, ma credo sia una forma di protesta, contro tutto. Non è giusto, ovviamente, ma cosa posso dire io? Non possiamo essere nella testa della gente”.
“Non è accettabile, no. Anzi, fa preoccupare”.
A poche ore dall’esplosione, e senza alcuna rivendicazione, la polizia lascia filtrare dei sospetti rivolti verso l’estrema sinistra e i gruppi anarchici.
“Gli inquirenti collegano l’episodio al ritorno del paese sul mercato dei capitali, ritorno previsto proprio per oggi, dopo quattro anni di esclusione. Le forze di sicurezza hanno anche innalzato al livello rosso l’allerta antiterrorismo. Questo attentato accade solo 24 ore prima dell’arrivo in Grecia del cancelliere tedesco Angela Merkel”.