Nervi tesi tra Russia e Nato, Lavrov "no rafforzamento militare in Europa dell'Est"

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La crisi ucraina tra il Cremlino e l’Occidente fa riemergere toni da guerra fredda. Dopo l’entrata in scena della Nato che ha congelato la cooperazione civile e militare con la Russia e
deciso di rafforzare la propria presenza nell’Europa dell’est, Mosca invita l’Alleanza atlantica a
rispettare le regole facendo riferimento alla Dichiarazione di Roma.

“Per quanto riguarda l’aumento della presenza Nato nei paesi dell’Europa orientale membri di quest’alleanza – ha detto il ministro degli Esteri russo, Serghiei Lavrov – la nostra posizione è che le relazioni tra Russia e Nato sono disciplinate da alcune regole, secondo le quali non ci deve essere una presenza supplementare costante delle truppe in Europa orientale”.

La Nato sta avviando nuove operazioni militari in territorio ucraino che coinvolgeranno 7.000 uomini di 17 Paesi. Mosca aveva annunciato il ritiro delle truppe dal confine ucraino, ma secondo l’Allenaza atlantica sarebbero ancora presenti 40.000 soldati.

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