Gli ultimi segnali di ripresa in Spagna arrivano con i dati di marzo sul mercato del lavoro e, stavolta, forse, una rondine fa davvero primavera.
Non solo i disoccupati registrati agli uffici di collocamento sono calati per il secondo mese di fila (oltre 16 mila in meno rispetto a febbraio), ma anche il numero di occupati, calcolati in base al pagamento dei contribuiti, è cresciuto per la prima volta dal 2008.
“Meno disoccupazione e più impiego – commenta il ministro del lavoro spagnolo Fátima Báñez – sono chiari segnali di miglioramento e d’inizio ripresa, il che è una buona notizia e ci incoraggia a continuare a lavorare per coloro che ancora non hanno trovato lavoro”.
“Per noi – conclude – più posti di lavoro significano sempre maggiore fiducia. E, soprattutto, più occupazione è garanzia di una vera ripresa”.
Con un calo dei disoccupati dello 0,35% la Spagna registra il miglior mese di marzo dal lontano 2006.
Positivo anche il confronto con l’anno scorso, una contrazione quasi del 5%, mentre la forza lavoro ha raggiunto i 16,2 milioni di unità.
L’economia di Madrid, emersa dalla recessione solo a metà dell’anno scorso, sta scommettendo sulla difesa del segno più nel primo trimestre.
A frenare gli entusiasmi ci pensa il tasso di disoccupazione ufficiale, che oggi, con il 26%, è secondo solo a quello della Grecia.