A Donestk gli attivisti filorussi restano mobilitati attorno ai palazzi delle istituzioni. Assediata la sede dei servizi segreti ucraini, dove i manifestanti sono riusciti a penetrarvi sia pure per poco tempo.
Per strada molti si dicono a favore del referendum sull’indipendenza, e c‘è chi lo vorrebbe molto più articolato di un semplice plebiscito.
“Ci vorrebbe un referendum con quattro domande: Ucraina come federazione, come confederazione, come stato unitario e indipendente o come parte della Russia”.
Solo due giorni fa si sono registrati scontri tra gruppi di filorussi ed altri rimasti fedeli a Kiev, bilancio: decine di feriti e un morto.
“Tiravano pietre e lacrimogeni, ci hanno colpito coi bastoni e dispersi coi gas. Poi sul bus ci siamo ritrovati tutti feriti”.
La vittima aveva 22 anni, ed era un militante di Svoboda, il partito di estrema destra che occupa la scena anche a Kiev.
“La situazione a Donetsk resta tesa, con i filorussi pronti a marciare. Il referendum sulla federalizzazione dell’Ucraina rientra tra le loro richieste. Nello stesso tempo, i manifestanti cercano di riprendersi dopo un brutale attacco avvenuto due giorni fa contro un manifestante. E c‘è chi si attende un tentativo di far salire la paura, non solo a Donetsk, ma in tutto il paese”.