È durata circa un’ora e mezza la telefonata fra Barack Obama e Vladimir Putin. Per il presidente americano il dispiego di truppe russe in Crimea rappresenta una violazione della sovranità del Paese, e ha minacciato “l’isolamento politico ed economico” della Russia se continuerà sulla via della provocazione.
Putin ha ribadito la necessità di difendere i russi di Ucraina minacciati dal nuovo governo di Kiev.
“Il presidente non ha preso alcuna decisione in merito ad un intervento militare in Ucraina”, ha dichiarato l’ambasciatore russo all’Onu, Vitaly Churkin, nel corso di una riunione straordinaria del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.
Anche Ban ki-Moon ha contattato telefonicamente Putin e ha lanciato un nuovo appello per il dialogo con Kiev.
“Le azioni gridano più delle parole”, ha detto l’ambasciatore americano all’Onu, Samantha Power, “Il Parlamento russo ha autorizzato l’uso delle forze militari in Ucraina. Questo è pericoloso e destabilizzante. È tempo che la Russia ponga fine all’intervento in Ucraina”.
Gli Stati Uniti hanno chiesto l’invio nel Paese di osservatori internazionali sotto l’egida del Consiglio di Sicurezza dell’Onu.
Lunedì è stata convocata una riunione d’emergenza dei Ministri degli Esteri dell’Unione Europea.