In Repubblica Centrafricana è “finita la ricreazione”.
A suonare la campanella, con un annuncio fra trionfalismo e altolà, è il presidente ad-interim Alexandre-Ferdinand Nguendet, che – fresco di nomina – già promette la cessazione delle violenze entro una settimana.
Prime e sporadiche scene di riconciliazione tra milizie contrarie e fedeli all’ex presidente Djotodia si sono già registrate in alcune zone della capitale Bangui.
Sempre qui, centinaia di soldati regolari che, insieme a numerosi agenti di polizia, avevano disertato per paura di rappresaglie, hanno nelle ultime ore reintegrato le caserme.
Nguendet ha assicurato che gli agenti, assenti dalla capitale da settimane, torneranno a garantirne la sicurezza entro i prossimi tre giorni.
Un’impennata delle violenze nel weekend aveva poco prima indotto a proseguire alle evacuazioni da Bangui. Almeno 13 le vittime contate dalla Croce Rossa soltanto da venerdì, il giorno in cui il presidente Djotodia aveva annunciato le dimissioni.
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Fine della ricreazione in Repubblica Centrafricana. Il presidente ad interim suona la campanella: “fine delle violenze entro una settimana”
(2) In Repubblica Centrafricana è “finita la ricreazione”. A suonare la campanella, con un annuncio fra trionfalismo e altolà, è il presidente ad-interim Alexandre-Ferdinand Nguendet, che – fresco di nomina – già promette la cessazione delle violenze entro una settimana. (10/11)
(15) Prime e sporadiche scene di riconciliazione tra milizie contrarie e fedeli all’ex presidente Djotodia si sono già registrate in alcune zone della capitale Bangui. Sempre qui, centinaia di soldati regolari che, insieme a numerosi agenti di polizia, avevano disertato per paura di rappresaglie, hanno nelle ultime ore reintegrato le caserme. (20/21)
(36) Nguendet ha assicurato che gli agenti, assenti dalla capitale da settimane, torneranno a garantirne la sicurezza entro i prossimi tre giorni. (8/8)
(44) Un’impennata delle violenze nel weekend aveva poco prima indotto a proseguire alle evacuazioni da Bangui. Almeno 13 le vittime contate dalla Croce Rossa soltanto da venerdì, il giorno in cui il presidente Djotodia aveva annunciato le dimissioni. (56-58)