E’ allarme deflazione in Grecia, dove i prezzi al consumo hanno subito un nuovo calo del 2,9% a novembre, il livello più basso dal 1960.
Alla base, una combinazione di fattori quali l’alta disoccupazione, i tagli degli stipendi e gli squilibri economici. Finora, il governo di Atene e la troika dei suoi creditori internazionali non hanno dato segni di inquietudine, poiché la diminuzione generale dei prezzi può favorire l’export delle imprese greche.
Ma l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico ha avvertito che la deflazione rischia di compromettere le previsioni di crescita del paese.