Nessun accordo tra Russia e Ucraina sulle forniture di gas. La conferma arriva dal portavoce di Vladimir Putin. Il presidente russo ha incontrato il suo omologo ucraino Viktor Yanukovich a Sochi. Durante il vertice, i due leader non avrebbero neppure affrontato il tema della possibile adesione di Kiev all’unione doganale con Russia, Bielorussia e Kazakhstan.
Al microfono di euronews Elmar Brok, Presidente della Commissione affari esteri del Parlamento europeo in visita a Kiev: “Sembra che stia andando sempre più verso la Russia, ma non credo che da Sochi arriverà la decisione definitiva. Se sia stata presa non so, ma finora non c‘è la firma sull’unione doganale. Sono le informazioni che ho. Dovremmo dare la possibilità agli ucraini di far cambiare opinione a Yanukovich e dobbiamo dir loro che la porta dell’Europa resta aperta”.
Poi Brok svela i timori di Bruxelles: “Sappiamo che Yanukovich già nel 2004 parlò della possibilità di intervenire con la forza per cui può essere che accada. Ma ciò vorrebbe dire che guiderà il Paese da dittatore, che diventerà come un Lukashenko (il presidente della Bielorussia ndr) ucraino”.
Mentre a Maidan, la piazza della capitale ucraina dove si coagulano i pro-europeisti, la protesta contro l’esecutivo non si ferma, fonti locali affermano che unità speciali della polizia avrebbero preso il controllo della torre televisiva per impedire qualsiasi informazione anti-governativa. I vertici militari sostengono che la presenza di agenti è dettata solo da motivi di sicurezza.