Ucraina: scontri e feriti nella giornata della maxi protesta

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150.000 manifestanti hanno sfidato il divieto di assembramento stabilito dal governo fino al 7 gennaio e si sono ritrovati in piazza Maidan, la piazza dell’Indipendenza, per dire no alla politica portata avanti dall’esecutivo.

Gli attivisti dell’opposizione hanno occupato il municipio di Kiev e contemporaneamente proclamato lo sciopero generale. La situazione è precipitata in serata vicino all’edificio dell’amministrazione presidenziale. La polizia in tenuta anti-sommossa ha caricato la folla provocando oltre 50 feriti tra i manifestanti, di cui 14 ricoverati. Tra gli agenti i feriti sarebbero un centinaio.

Quelle che vedete sono le imamgini girate in esclusiva dalla troupe di Euronews che è stata attaccata deliberatamente dalle forze dell’ordine.

In tutta l’Ucraina migliaia di persone stanno protestando da una decina di giorni contro la decisione del governo di congelare la firma di un accordo di associazione con Bruxelles in seguito alle pressioni di Mosca; non favorevole all’intesa. Una decisione, quella di Ianukovich, che sta scatenando le manifestazioni più importanti dai tempi della rivoluzione arancione filo occidentale del 2004.
Le tensioni sono aumentate venerdì quando la polizia ha caricato violentemente un corteo.

La nostra corrispondente Angelina Karyakina racconta che agli ucraini non sono state date spiegazioni sul brutale attacco condotto dalla polizia venerdì sui manifestanti. “Le proteste racconta stanno diventando più radicali e chiedono le dimissioni del Governo e del Presidente. Questi sono gli obiettivi dell’opposizione, che vuole raggiungerli in modo pacifico.

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