Via libera alla costruzione di oltre ottocento nuovi alloggi in alcune colonie intorno a Gerusalemme: il provvedimento non è stato annunciato ufficialmente, ma è l’associazione Pace Adesso, contraria agli insediamenti, a denunciare l’atteggiamento dello Stato israeliano.
Il via libera ai lavori, secondo l’organizzazione pacifista, sarebbe stato concesso recentemente da una commissione dell’amministrazione militare della Cisgiordania, dopo il varo di un piano complessivo da parte del governo. Piano che il premier, Benjamin Netanyahu, si era impegnato il 13 novembre scorso a congelare: si parlava di 20.000 nuovi alloggi, fortemente contestati dall’autorità palestinese e in parte anche dalla comunità internazionale, che vi vede un ostacolo di rilievo nel processo di pace.
La rivelazione della nuova autorizzazione all’ampliamento, seppur limitato, di insediamenti alle porte di Gerusalemme è stata accolta da immediate proteste palestinesi.