Non ci sarà alcuna conferenza di pace sulla Siria, se non parteciperà anche l’opposizione. Lo ha precisato l’inviato delle Nazioni Unite, Lakhdar Brahimi, dopo quattro giorni di colloqui a Damasco, auspicando tuttavia che la cosidetta Ginevra 2 possa avere luogo nelle prossime settimane: “Speriamo che l’opposizione riesca a formare una delegazione unitaria – ha detto – perché sarebbe l’opzione più semplice per i siriani. Ma la questione dovrà essere discussa e concordata tra le fazioni dell’opposizione nel corso dei prossimi giorni”.
La conferenza è stata più volte rinviata, oltre che per le divisioni all’interno dell’opposizione, anche per l’intransigenza del regime di Assad e per i contrasti tra le potenze internazionali.
Si è intanto conclusa la prima fase del programma di disarmo dell’arsenale chimico siriano, concordata da Stati Uniti e Russia. Secondo l’Opac, Damasco non è più in grado di produrre armi chimiche, mentre quelle già esistenti sono state poste sotto sigillo.