Le statistiche rivelano che circa il 20% delle sottrazioni coatte sono motivate da assenza coatta dei genitori (provvedimenti carcerari), morte di entrambi i genitori, maltrattamenti o abusi. Il rimanente 80% circa avvengono con la motivazione di “inidoneità genitoriale“. Questa motivazione ha aperto le porte a innumerevoli violazioni di legge e dei diritti.
Tramite valutazioni soggettive ed opinabili, psicologi e assistenti sociali spesso inducono il Tribunale dei minori a prendere provvedimenti drastici e drammatici, sottraendo i figli alla famiglia, collocandoli nelle comunità, mettendoli poi sotto indagine, analisi e quant’altro. La famiglia, nella maggioranza dei casi, è totalmente impotente di fronte a questo sistema che opera con l’ausilio, se i genitori si rifiutano, della forza pubblica.