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Pensavano di farla franca spacciandosi per informatori scientifici. Ma ai finanzieri del Gruppo di Fiumicino non aveva convinto la documentazione esibita e riguardante la provenienza dei medicinali trasportati, verosimilmente di origine cinese, dei due passeggeri serbi, provenienti da Pechino. I due, trasportavano infatti nelle loro valigie, 15mila compresse di Cialis e mille flaconi di gocce di Spanish Fly contraffatti.