http://www.videoandria.com/ Il Partito Democratico di Andria ha ospitato il Prof. Cassano insieme a Anna Maria Palladino e Domenico De Santis, candidati nella lista del Partito Democratico, nella conferenza che si è tenuta domenica mattina.
"Questa volta è veramente importante, non si tratta della solita chiamata alle armi che si ripete ad ogni campagna elettorale", esordisce il prof. Franco Cassano, capolista del Partito Democratico alla Camera in Puglia. "Abbiamo il dovere di tirare fuori il Paese dalla pesantissima crisi economica, sociale ed anche culturale, causata dalle politiche del duo Berlusconi-Tremonti attorniati da tutti i vassalli, valvassori e servizievoli esponenti del centrodestra. In questi anni si è rubato il futuro al Paese, e rubare il futuro ai giovani vuol dire togliere ogni prospettiva. Sistematicamente hanno cercato di far dimenticare il passato, si sono concentrati sul mero presente e non hanno mai traguardato il Futuro".
Cassano, intervenuto ad una partecipatissima manifestazione, ha parlato del perché, non più giovanissimo, ha accettato questa candidatura per porsi al servizio dell'unico progetto politico credibile e fondato su una squadra vera. "Il Pd è l'unico partito italiano che nel suo emblema non ha il nome del leader.
Tutti gli altri sono partiti personali, nel Pd invece è il gioco di squadra, il progetto collettivo che conta. Il PD è l'unico contenitore plurale e realmente democratico, l'unico che sceglie le classi dirigenti attraverso le primarie, facendo scegliere, quindi, ai propri elettori; l'unico in cui anche chi perde, come Renzi, non va via portandosi il pallone, ma si mette a servizio dei compagni e del progetto comune".
Cassano, ordinario di sociologia, ha confermato anche ad Andria, oltre che nella sua produzione letteraria, la sua attenzione alla cosiddetta questione meridionale. "Altro che questione settentrionale: soltanto facendo ripartire il mezzogiorno riparte l'Italia. Si tratta anche di spostare l'attenzione europea tutta sull'area mediterranea, perché il meridione non è un peso per il Paese, ma una immensa opportunità. Ci vuole però una rivoluzione culturale, una stagione di rinnovato civismo e la capacità di tornare ad investire nel sapere, nella formazione e nella ricerca; bisogna creare un forte patto tra mondo del lavoro, imprese ed enti di ricerca a partire dall'università."
E su questo versante, secondo Cassano, non si tratta di fare controriforme che ci riportino al passato, ma di immaginare qualcosa di nuovo, più moderno e più improntato alla necessità di far tornare il sistema Italia capace di competere sul mercato mondiale: se non si investe nel futuro il declino sarà inesorabile.
Nell'immediato, ha continuato Cassano, "dobbiamo raccontare le cose come stanno, dovremo fare scelte di governo responsabili e soltanto il Partito Democratico potrà farlo mantenendo una pace sociale, certo coinvolgendo tutti, ma in questi giorni tutto il resto della classe dirigente italiana è impegnata a rendere la probabile, ma tutt'altro che scontata, vittoria elettorale del Pd monca. E' il tentativo di condizionare le scelte future partendo da una situazione di sostanziale ingovernabilità, per questo abbiamo il dovere di contattare tutti per spiegare oltre gli slogan, oltre i populismi, oltre i colpi di bacchetta magica, il nostro progetto, la nostra sfida per il futuro, partendo dall'idea di un'Italia più giusta".
"Noi di sinistra", ha concluso Cassano, "veniamo rimproverati di parlare solo attraverso i libri, li stiamo smentendo con i fatti e con il contatto diretto con le persone, guardandole negli occhi, ritornando tra la gente comune. L'assurdità di questi anni, per di più in una città come Andria che ha una tradizione importante di movimenti operai, è che io, benestante docente universitario, votavo centrosinistra, la mia collaboratrice domestica votava per Berlusconi. E' vero, però, che questa campagna elettorale sarà come sempre molto mediatica: il centrodestra parla alla pancia degli elettori attraverso gli illusionismi della televisione, spesso inebetendo la gente; il web sembra appartenere a Grillo, sembra aprire una rapporto dialogico, ma sul web c'è solo il tempo e lo spazio per esprimere un vaffa... A noi tocca invece fare un lavoro più faticoso, parlare alle intelligenze, creare momenti di partecipazione reale, come lo sono state le primarie, ma soprattutto creare spazi di analisi, di elaborazione ed anche di sintesi politica".
Ufficio Stampa PD BAT http://www.videoandria.com/