AMI AVVOCATI VIDEO: AMI AVVOCATI E OSSERVATORIO A CITTANOVA NELLE SCUOLA CALABRESE. 17 NOV 2012.

Michele Varcasìa 2012-12-03

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AMI AVVOCATI VIDEO: L' articolo è a cura del Magazine del Consiglio Regionale della Calabria: http://www.calabriaonweb.it/2012/11/19/cittanova-i-diritti-dei-minori-nella-societa-di-oggi/. Di Michele Varcasìa (RESPONSABILE COMUNICAZIONE AMI AVVOCATI) Per l’avvocato Gassani, insignito in questa sede come presidente ad honorem dell’Osservatorio sui Diritti dei Minori da Antonio Marziale, è la scuola il punto da cui si deve partire per rendere attivi i diritti che i minori dovrebbero avere, attribuendo un ruolo fondamentale quello della cultura: “In tutte le scuole dovrebbero essere fatti degli incontri di questo tipo, dove si è parlato di diritto allo studio, diritto al futuro, diritto alla legalità. Credo che le regole sia a livello giuridico che sociale debbano essere cambiate, troppo spesso i minori sono facile preda della devianza e della malavita, diventano manovalanza di reati gravissimi, sopratutto nelle zone ad alta concentrazione di criminalità, dove il diritto a vivere una vita normale sembra quasi una chimera, attraverso il supporto degli adulti il giovane deve riconoscere la scuola come un punto di incontro e di confronto dove la crescita culturale e morale siano alla base dell’educazione dei minori.
Anche Antonio Marziale, presidente dell’Osservatorio sui Diritti dei Minori, ha dato il suo contributo ai lavori :”Nonostante il tempo della globalizzazione sia considerato l’età dei diritti, permangono enormi sacche di violenze e violazioni che riguardano i bambini e gli adolescenti. La manifestazione di Cittanova, che ha voluto precedere il 20 novembre in cui si celebrano i diritti internazionali del fanciullo, non ha inteso essere una festa, ma un momento di riflessione, perché, fino a quando i bambini muoiono sotto le bombe nella striscia di Gaza, fino a quando ogni 5 secondi muore un bambino nel mondo per colpa della fame, fino a quando i bambini del nostro territorio, la Calabria, non sono affrancati dal pericolo della criminalità non c’è niente da festeggiare. Piuttosto il convegno ha rappresentato mirabilmente un momento per guardare ai bambini in sala festanti e chiedere a noi stessi adulti presenti cosa non stiamo facendo per loro e cosa invece dovremmo fare”.

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