Il servizio di Angelo Ruoppolo Teleacras Agrigento del 9 dicembre 2008. Agrigento disperata. In città manca l'acqua da quasi 2 settimane. Da via Manzoni a valle caricheranno la biancheria da lavare fino alla sede di "Girgenti acque" (per il video seleziona Alta qualità in basso a destra dello schermo).
Ecco il testo:
Basta. La pazienza ha un limite. E se è vero come sarebbe vero che ad Agrigento manca l'acqua, allora i giorni della tolleranza sono contati. Ecco un esempio, che è sintomo di una epidemia di rabbia. Come una peste di insofferenza, come un colera di collera. Agrigento, la via Manzoni a valle. Il rubinetto è a secco da 10 giorni. Sì, capite bene, una settimana più altri 3 giorni. Carico l'automobile di recipienti. Perdo ore di lavoro. Poi pago la benzina. Poi la fila alla fontana pubblica. Poi a casa. Anzi no. Mi accorgo che l'acqua è torbida. Giallastra. Ho paura. Allora sono ancora al volante. Entro al supermercato disperato. Domando l'offerta più conveniente. 6 bottiglie tra uno e 50 e 2 euro. Pago. Poi a casa. Poi cucino e lavo con l'acqua minerale. Però, attenzione, se sono anziano tutto cio non è possibile. Poi, ancora via Manzoni a valle, dove è così come in altri quartieri della città più bella dei mortali e l'ultima di tutta Italia. Forse, dopo quasi due settimane, ecco l'acqua. Non ho più bisogno delle gocce di Valium per calmarmi. Anzi no. Perchè anche dai rubinetti l'acqua non è pulita. Ho paura, l'automobile, poi la fontana, poi il supermercato. Però, attenzione, se sono anziano tutto ciò non è possibile. Poi a fine mese ecco puntuale la bolletta, la più cara di tutta Italia, la tassa sul servizio idrico 4 volte più pesante che a Milano, dove l'acqua scorre 24 ore su 24. No, basta. Adesso, in via Manzoni a valle hanno il mio numero di telefono cellulare. E così, come mi hanno annunciato, annuncio che se non riceveranno al più presto acqua pulita allora caricheranno le automobili con la biancheria da lavare. Viaggeranno fino alla zona industriale. E lanceranno la stessa biancheria contro le porte d'ingresso della Società "Girgenti Acque". Se sarà così allora sarà forse il primo plateale gesto che solleverà l'orgoglio e la passione civile di un popolo da secoli oppresso, vessato, angariato e schiavizzato.