Il servizio di Angelo Ruoppolo Teleacras Agrigento del 24 ottobre 2009. Un' ondata violenta di pioggia e vento assale il porticciolo turistico di San Leone ad Agrigento. Danni, nonostante la protezione dei moli. Le immagini dei disastri. (per il video in alta qualità clicca su HQ in basso a destra dello schermo).
Ecco il testo:
Venti impetuosi e tumultuosi, incessanti e costanti, ponente e levante, raffiche anche da nord verso sud. Il porticciolo turistico di San Leone nell' occhio del ciclone delle intemperie, bagnato ed allagato dalla pioggia, insistente, violenta. L' ennesima tempesta di ottobre, mai così arrabbiato, si abbatte sui rami di cemento e di scogli della frazione marina di Agrigento. La bufera si scatena, tra le correnti d' aria del Canale di Sicilia, le tramontane dell' entroterra, le nuvole cariche di acqua, tuoni e lampi, fulmini e saette. Un bombardamento meteorologico, come se davvero degli aerei militari avessero infierito dal cielo verso la terra ed il mare sanleonino. Le immagini sono testimoni del disastro. L' obiettivo della telecamera registra le conseguenze del nubifragio e delle folate ventose, che hanno sollevato le onde, gigantesche, sopra e oltre le mura, a ridosso dei pontili, gli ormeggi, le barche. Quasi come se il porticciolo fosse un castello medievale, e le torri ed il ponte levatoio non hanno resistito alla carica. Una guerriglia. Adesso si è a lavoro per rimediare, recuperare, restituire a galla anche quanto è affondato. Relitti letteralmente inabissati e poi risollevati, dopo le bastonate climatiche. La Guardia costiera ed i gestori del porticciolo sono impegnati nella faticosa opera del pronto soccorso marino. Quasi come se adesso tra i ponteggi vi fosse un Ospedale da campo, tra letti, feriti, medici ed infermieri. Una calamità. Ed all' orizzonte si addensano minacciose altre nubi.