Il servizio di Angelo Ruoppolo ( https://www.facebook.com/pages/Angelo-Ruoppolo/40129859538 ) Teleacras Agrigento del 7 luglio 2012.
La Cassazione conferma le sentenze di condanna a carico di Nicola e Ignazio Ribisi. Altro capitolo della storia giudiziaria della famiglia di Palma di Montechiaro.
Ecco il testo :
In alcuni pizzini sequestrati nel covo di Bernardo Provenzano, a Corleone, in contrada Montagna dei cavalli, un cugino dei Ribisi di Palma di Montechiaro, Giuseppe Bisesi, di Termini Imerese, presenta a Provenzano lui, Nicola Ribisi, come ''uomo d'onore, persona di massima fiducia, componente di una famiglia storica''. I pentiti agrigentini Maurizio Di Gati e Giuseppe Sardino hanno riconosciuto Ribisi come il capo della famiglia mafiosa di Palma di Montechiaro. Agli atti dell'inchiesta anche i pedinamenti e le intercettazioni della Squadra mobile di Agrigento. Poi l'arresto, il 18 settembre del 2009, il processo, fino alla Cassazione, che adesso ha confermato la sentenza di condanna : 5 anni e 4 mesi di reclusione. E la Suprema Corte ha sentenziato definitivamente anche i 3 anni e 4 mesi inflitti allo zio di Nicola Ribisi, lui, Ignazio Ribisi, imputato di associazione mafiosa e condannato in continuazione con precedenti sentenze. Il verdetto a carico dei due Ribisi e' un fulmine non a ciel sereno ma nel tempo burrascoso della presunta famiglia di Cosa nostra emergente a Palma di Montechiaro, che sarebbe adesso capeggiata da un fratello di Nicola, Francesco Ribisi, nell' occhio del ciclone dell' inchiesta "Nuova Cupola". I Ribisi al timone, ancora una volta, come lo furono tra gli anni 80 e 90, quando scalzarono i Farruggio, Sambito, Bordino e Di Vincenzo, e comandarono finche' furono costretti alla ritirata dagli scatenati stiddari di Giovanni Calafato e Giuseppe Croce Benvenuto. Pensate, due fratelli di Ignazio, Carmelo e Rosario Ribisi, furono uccisi in Ospedale, a Caltanissetta, al Sant'Elia, il 5 ottobre 1989. Un altro fratello, Gioacchino Ribisi, padre di Nicola e Francesco, fu assassinato in pizzeria, a Marina di Palma, il 5 agosto 1989. Poi, lui, altro fratello, Pietro Ribisi, sconta l'ergastolo anche per l' omicidio del giudice Antonino Saetta e del figlio Stefano, 25 settembre 1988.