Il servizio di Angelo Ruoppolo Teleacras Agrigento ( http://www.facebook.com/pages/Angelo-Ruoppolo/40129859538?ref=search ) del 7 maggio 2008. La Direzione investigativa antimafia di Palermo scopre nei libri contabili della societa' dell'imprenditore di Ribera, Giuseppe Capizzi, le fatture di Giuseppe Grigoli per la merce venduta al supermercato Despar di Ribera. Capizzi non paga. Interviene Matteo Messina Denaro.
Ecco il testo:
Una fattura. 297 mila euro. Merce che il Re dei Supermercati, Giuseppe Grigoli, arrestato il 20 dicembre scorso, ha venduto nel 2001 a Giuseppe Capizzi, imprenditore di Ribera e presunto mafioso. Capizzi non ha pagato. Grigoli si sarebbe rivolto a Matteo Messina Denaro. Al boss di Castelvetrano Capizzi non paga. Anzi pretende il pagamento del pizzo per i 7 Supermercati Despar di Grigoli in provincia di Agrigento. Matteo Messina Denaro scrive a Bernardo Provenzano e indica Capizzi con il nome in codice CPZ. Il pizzino sequestrato nel covo di contrada Montagna dei cavalli e' datato primo ottobre 2003. Ecco le parole di Matteo Messina Denaro: '' io da parte mia non accetto alcuna richiesta da subalterni presunti tali come il signor Capizzi ''. Poi Messina Denaro si rivolge direttamente a Provenzano: '' la prego di fare sapere agli amici di Agrigento che se questo discorso del pizzo e' vero lo voglio detto, tramite lei, dal mio pari di Agrigento. Solo con il mio pari possiamo aprire un dialogo ''. Traducendo il pizzino, a Matteo Messina Denaro Giuseppe Capizzi non rappresenta nulla, e lui vuole parlare sono con il suo pari grado, quindi il Capo provincia di Agrigento, quindi Giuseppe Falsone, di Campobello di Licata. Falsone risponde picche, sminuisce, smentisce Messina Denaro, difende Capizzi. Il Capo mafia trapanese rilancia: ''io parlo con la verita', vi sono le fatture, Capizzi non ha pagato il mio paesano che, anzi, ha pagato 75mila euro a Capizzi per la messa a posto dei supermercati nella provincia di Agrigento''. Adesso la Direzione investigativa antimafia di Palermo, tra i libri contabili della Societa' di Capizzi, che ha gestito il supermercato di Ribera, ha scoperto due fatture emesse dalla '' Gruppo 6 G D O srl '' di Grigoli, la prima per 13 mila euro e la seconda per 284 mila euro. Il totale e' 297 mila euro. Le indagini dunque confermano: ''Matteo Messina Denaro ha parlato con la verita' ''.