Palermo - Frode nel settore dei giochi (14.05.12)

Pupia Crime 2012-05-14

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http://www.pupia.tv - Palermo - Frode nel settore dei giochi. La Guardia di Finanza di Palermo, coordinata dalla locale Procura della Repubblica, ha portato a termine un'indagine a contrasto delle scommesse "truccate", che ha consentito di individuare una truffa da quasi mezzo milione di euro ai danni dello Stato.

A finire nel mirino dei finanzieri del Nucleo di polizia tributaria del capoluogo siciliano, il titolare di numerose agenzie di scommesse di Palermo che, per anni, ha alterato i dati comunicati ai Monopoli di Stato attraverso il sistema informatico del Totalizzatore Nazionale, tramite il quale vengono registrate, elaborate e controllate le giocate che avvengono presso i concessionari "autorizzati".

In meno di tre anni, il titolare, a fronte della raccolta di oltre 42.000 scommesse da parte di altrettanti giocatori - per un importo di più di mezzo milione di euro circa di incassi - è riuscito a comunicare ai Monopoli di Stato meno di 80.000 euro, grazie a una sofisticata alterazione del software-interfaccia tra l'agenzia stessa e il Totalizzatore Nazionale.

Già nei mesi scorsi, i finanzieri erano intervenuti nei locali di una delle agenzie del circuito ponendo sotto sequestro ticket comprovanti l'illecito svolgimento dell'attività di gioco.
L'ingente truffa, che ha sottratto alle casse dello Stato più di 460.000 euro, è stata scoperta grazie ai minuziosi accertamenti e riscontri sulla copiosa documentazione sottoposta a sequestro, all'esito dei quali sono stati rilevati significativi scostamenti tra gli importi realmente scommessi dai giocatori (come riportati sui ticket stampati e consegnati loro dopo il pagamento) e quelli "ufficialmente" comunicati ai Monopoli di Stato attraverso il sistema informatico del Totalizzatore.

Il titolare dell'agenzia, in particolare, aveva ideato e realizzato un sistema che consentiva di "dirottare" le giocate degli scommettitori su un server parallelo rispetto a quello ufficiale dei Monopoli di Stato.

Il dispositivo permetteva, in particolare, di registrare nel Totalizzatore importi scommessi sensibilmente inferiori a quelli reali (addirittura 2 euro a fronte di giocate "acquistate" da ignari avventori anche per 60 euro).

Al termine delle indagini, eseguite con l'ausilio di qualificati tecnici dell'Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato e che hanno consentito di verificare che, in soli tre anni, l'agenzia ha raccolto scommesse emettendo oltre 42.000 ticket con importi alterati, il responsabile del sofisticato sistema di alterazione è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Palermo per i reati di truffa ai danni dello stato, peculato e falsificazione, alterazione o soppressione del contenuto di comunicazioni informatiche o telematiche. (14.05.12) 

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