http://www.pupia.tv - Napoli - Nella casa del boss Giuliano di Forcella. Assistenza socio-sanitaria, immobiliare per gli immigrati, supporto legale, orientamento al lavoro, reinserimento sociale e attività ludico-educative per i più piccoli. Servizi per la cittadinanza offerti negli spazi di un bene confiscato alla camorra. In uno appartamento che fu luogo di summit e incontri di boss e gregari del clan Giuliano, nel cuore di uno dei quartieri a rischio di Napoli in vico Carbonari, oggi grazie al progetto "...reinventando Forcella" nasce un modello di sviluppo per l'economia sociale ne spiega i dettagli Mario Sicignano, responsabile del progetto. Implementare la rete tra le organizzazioni del terzo settore, le istituzioni, le aziende, le parrocchie e i cittadini è questo l'obiettivo principale dei progetti messi in campo dalle associazioni che utilizzano beni confiscati alla camorra, ne è convinto Franco Malvano, referente regionale per i beni confiscati. (03.02.12)