CN24 | La lunga mano delle 'ndrine sul porto di Gioia Tauro

CN24 2011-09-14

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http://www.cn24.tv Martedì 22 Dicembre 2009 | In questa edizione di Report24: La lunga mano delle 'ndrine sul porto di Gioia Tauro 27 arresti. In manette due funzionari della dogana Dopo due anni e mezzo di indagini, condotte sul porto di Gioia Tauro, i Carabinieri del Ros e gli 007,in collaborazione con l'agenzia delle dogane, hanno portato a termine, l'operazione "Maestro" con l'arresto di 27 persone e il sequestro d'immobili e strutture alberghiere per un ammontare di 40milioni di euro, appartenenti ai clan Piromalli e Molè. Le manette sono scattate nei confronti di presunti affiliati alle cosche della 'ndrangheta Mole' e Piromalli che controllavano attività commerciali nel porto di Gioia Tauro, ed anche, ai domiciliari, per due funzionari delle Dogane di Gioia Tauro, Adolfo Fracchetti ex direttore 67enne, Antonio Morabito 54enne, e la moglie di Rocco Molè ucciso nel febbraio 2008, la 40enne Rossella Speranza. Per tutti l'accusa è di associazione mafiosa ma anche di importazione illegale di prodotti cinesi. Cosimo Virgiglio , amministratore di una società di import-export ed uomo di fiducia del defunto Rocco Mole', favoriva l'importazione fraudolenta di articoli di abbigliamento, eludendo il sistema di controllo automatico dell'agenzia delle dogane e, con la sottofatturazione, evadeva quote rilevanti di dazi e iva. Tra i beni sequestrati figurano il patrimonio e le quote sociali della società "C.D.E. S.r.l.", riconducibile a Cosimo Virgiglio, con sede a Sesto Fiorentino (FI); il patrimonio e le quote sociali della struttura alberghiera "Villa Vecchia"con sede a Monte Porzio Catone, formalmente intestata alla "I.T.A. S.r.l.", Investimenti Turistici Alberghieri, con sede a Colleferro (RM). I proventi dell illecite attività erano quindi reimpiegati nel lussuoso albergo e due ristoranti, che le cosche mafiose avrebbero acquisito, dopo ripetute intimidazioni nei confronti dei precedenti gestori costretti a cedere l'attività per compensare i debiti maturati con il sodalizio. I particolari dell'operazione son stati evidenziati nel corso di una conferenza stampa nel comandi dei carabinieri, dal procuratore antimafia Grasso, il procuratore capo di Reggio Pignatone ed il comandante del Ros Ganzer. 

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