Tre sezioni ancora aperte a più di 24 ore dall'inizio dello spoglio, rappresentanti di lista zittiti e scrutini gestiti con leggerezza. Vergogne denunciate dal Pdl barese. Ma dopo le rassicurazioni del prefetto Schilardi, passata la paura di brogli che potessero dare al rivale Michele Emiliano un'ingiusta vittoria, Simeone Di Cagno Abbrescia tira un sospiro di sollievo e canta vittoria per il ballottaggio che rimanderà al 21 giugno il duello finale per la poltrona di sindaco di Bari. Intorno a lui, nel comitato elettorale gremito di giovani sostenitori e compagni politici vecchi e nuovi, il clima è di festa. E si affilano le armi per la battaglia delle prossime due settimane. Non sarà rissa, ma "non ce le terremo più", promette Di Cagno Abbrescia. Emiliano l'aveva deriso come "il candidato sbagliato", ma Di Cagno Abbrescia è riuscito a sottrargli oltre 10mila voti rispetto al 2004. Commento: "Chi semina vento raccoglie tempesta". Il servizio di Mariella Vitucci.