Prima che con un coltello forse ha provato a colpirla con un mattarello. Poi ha deciso di infierire su di lei con un coltello in varie parti del corpo. Alla fine con la stessa arma si è tolto la vita. La tragedia familiare si è consumata questa mattina intorno alle 8 in un sottano di Trani sulla via per Andria. Autore del folle gesto un 30enne con disturbi psichici. La polizia ha accertato che non era in cura presso il servizio di igiene mentale ma dal 2005 al 2007 si era rivolto spesso agli uffici locali per una richiesta di invalidità civile. A ricostruire quei momenti drammatici ai poliziotti alcuni vicini di casa che hanno sentito urlare la donna, ora ricoverata nell'ospedale di Trani. Le sue condizioni sono gravi ma non è in pericolo di vita. I medici le stanno ricucendo le ferite. A sentire le urla della 62enne è stato un negoziante. Si è avvicinato alla saracinesca del sottano abbassata a metà per il caldo e ha visto l'anziana ferita che chiedeva disperatamente di suo figlio. Poi l'uomo ha chiamato il 113. Quando sono arrivati i poliziotti hanno trovato il 30enne senza vita, per terra, con il coltello conficcato nel petto. La madre poco distante anche lei in una pozza di sangue. Nel sottano c'era un gran disordine. Un locale arredato con mobili vecchi ma non in precarie condizioni igienico sanitarie. Da questa mattina la polizia sta ascoltando i vicini di casa ed alcuni parenti per ricostruire la vita di questa famiglia. La donna, una ex infermiera era separata da anni dal marito. Oltre al figlio suicida ne aveva un altro che vive a Corato. Dalle testimonianze è emerso che tra madre e figlio non c'erano rapporti conflittuali e che conducevano una vita piuttosto tranquilla seppur in condizioni economiche disagiate. Non si esclude che il gesto sia maturato in un contesto segnato dalla solitudine e dalle difficoltà economiche. Sul corpo della vittima è stata disposta l'autopsia. Ad eseguirla nelle prossime ore il medico legale Francesco Vinci. Il servizio di Annadelia Turi.