BARLETTA | Più inquinamento, meno salute Una contro manifestazione in risposta al Forum Energetico Internazionale, che si terrà a Barletta, per parlare di partecipazione e costruzione fondati sui principi della tutela ambientale e della giustizia sociale. "Siamo a poco più di un mese da un appuntamento cruciale non solo per la nostra città ma per l'intera regione Puglia, infatti il 16 e 17 Giugno si terrà a Barletta il Forum Energetico Internazionale. Scopo principale del Forum -- spiega Zagaria del Collettivo - non è quello di promuovere relazioni più strette tra aziende che si occupano di questioni energetiche e gli enti locali per cercare di favorire l'attuazione di progetti per impianti ad energia "cosidetta alternativa". "Nei mesi scorsi -- ricorda Zagaria -c'è stato un aspro conflitto tra i coordinamenti locali e le amministrazioni pubbliche per quanto riguarda la realizzazione in quasi tutti i Comuni della Bat di impianti a Biomasse e Inceneritori. Dopo le mobilitazioni dei comitati di base, alcune amministrazioni Pubbliche hanno fatto una mezza marcia indietro, tra questi il Comune di Barletta -- prosegue - che ha sospeso l'iter per la realizzazione della centrale a Biomasse mostrandosi disposta ad un confronto con le associazioni e i movimenti per cercare quel consenso sulla vicenda che di fatto non ha". Afferma Zagaria: "Purtroppo l'amministrazione Maffei dopo la sospensione dell'iter per la centrale ha avuto l'infelice idea di patrocinare il Forum energetico internazionale e di farlo passare come uno dei primi momenti di discussione nella città per quanto riguarda le tematiche energetiche. Quello che lascia sgomenti e soprattutto pone dei seri interrogativi -- aggiunge - è il fatto che nel Forum Energetico Internazionale tra i temi in discussione non solo si parlerà di centrali a Biomasse e Inceneritori ma anche di Nucleare e Petrolio". "Per questo ormai l'appuntamento del 16 e 17 giugno a Barletta -- osserva Zagaria - perde il suo carattere locale per inserirsi in una dimensione nazionale e internazionale dove la regione Puglia gioca un ruolo di primissimo piano per quanto riguarda la questione del nucleare e delle esplorazioni petrolifere". "Infatti analizzando le aziende che sponsorizzano il forum energetico tra queste c'è il gotha del capitalismo internazionale per quanto riguarda la costruzione di strutture e infrastrutture collegate alla realizzazione di impianti nucleari, rigassificatori e impianti per estrarre petrolio. Oggi -- continua Zagaria - è sotto gli occhi di tutti che un sistema capitalistico sempre più in crisi cerchi una via d'uscita proponendo ricette, come quella nucleare e del petrolio che non hanno nulla di innovativo, scaricando sulle popolazioni gli elevatissimi costi sociali e ambientali". "Quello che ci fa più rabbia e che ci pone su un terreno di forte conflittualità è che queste politiche -- spiega il rappresentante del Collettivo Exit - vengano avvallate dalle amministrazioni locali in primis quella di Barletta e la Provincia Bat, che di fatto aprono con una scellerata disinvoltura a summit internazionali che hanno come obiettivo non solo quello di fare profitti sulla pelle della gente, ma anche quello di costruire centrali nucleari in Italia ed in particolare in Puglia o di impiantare trivellazioni petrolifere nei nostri territori". "Sarebbe interessante - conoscere l'opinione degli amministratori locali a proposito di questioni ormai al centro del dibattito politico, magari ci diranno che sono contrari alle centrali nucleari e all'estrazione petrolifera e poi di fatto patrocinano eventi dove apertamente si auspica la costruzione di questi impianti. "Basterebbe dare come risposta ai fautori dello sviluppo a tutti i costi quello che sta avvenendo in Louisiana negli Stati Uniti -- sostiene Zagaria - con la fuoriuscita di oltre centomila barili di greggio al giorno da una piattaforma petrolifera offshore che sta causando un disastro ecologico di proporzioni enormi, oppure ricordargli la tragedia di Chernobyl del 1986 che di li a poco ci avrebbe portato al referendum per la chiusura degli impianti nucleari in Italia". fonte: www.barlettalive.it