TRANI | Il congresso provinciale PD - BAT Sabato alle 17, nell'auditorium di San Luigi, si apre il congresso cittadino del partito democratico. Si voterà domenica, dalle 8 alle 21. Alla chiusura delle operazioni di voto, si procederà all'elezione del nuovo segretario cittadino e del coordinamento locale, composto da non meno di 50 persone. E' questa la novità più caratterizzante di un convegno dal quale uscirà la futura classe dirigente del partito più rappresentativo del centrosinistra. Allo stato attuale, è confermata la presenza di due liste che ricalcano lo schema del congresso nazionale e regionale: da un lato la corrente Bersani-Blasi, dall'altro quella di Marino e Franceschini. Il segretario uscente, Gaetano Attivissimo, traccia un bilancio di ciò che si è fatto: «Abbiamo cercato di radicare l'idea di un nuovo circolo del Pd, inteso come luogo di formazione politica e di condivisione di progettualità ma le difficoltà sono state innegabilmente tante, soprattutto nel processo di fusione dei vecchi partiti al nuovo, con una oggettiva impossibilità di andare oltre certi condizionamenti retaggio del passato che hanno prodotto la formazione di gruppi che hanno operato in aperta contestazione con la linea generale del Pd. L'auspicio è che il congresso segni un punto di svolta e che da lunedì si possa lavorare nell'ottica della sintesi e dell'unità, nell'interesse del partito e di tutto il centrosinistra. Se non capiremo questo, perderemo di credibilità sia agli occhi delle forze politiche alleate che dell'intera città. La dialettica interna è sempre ben accetta ma l'opposizione interna, fine a se stessa, è soltanto dannosa». Il congresso si apre con due casi di stretta attualità. Prima le dichiarazioni di Carlo Avantario sulle possibile intese per le amministrative del 2012, poi la divisione in consiglio comunale sul provvedimento della variante urbanistica per la cementeria con Ines Fabbretti che ha votato favorevolmente al provvedimento. Attivissimo parte dal secondo argomento: «Il vero male del Pd è l'anarchia di qualche componente del gruppo. Ognuno si sente titolato ad intervenire in nome e per conto del partito. Bersani, nell'ultima riunione nazionale, ha ribadito la ferma condanna alle prese di posizione dei singoli, ribadendo la necessità che vi siano esclusivamente delle deliberazioni collegiali. Purtroppo manca ancora un'unità di intenti e qualcuno si ritiene titolato ad esprimere posizioni individualistiche. Nel caso specifico, la Fabbretti non ha mai partecipato ad alcuna riunione del Pd per discutere sul provvedimento della variante urbanistica. Sapevamo che sarebbe stata una decisione difficile da assumere: da un lato la possibilità che possa nascere a Trani una realtà produttiva in grado di assorbire forza lavoro in numero non indifferente, dall'altro il delicato tema della salute dei cittadini. Eravamo orientati ad aprire un confronto con la città, la maggioranza ha deciso per un'accelerazione drastica, portando subito in aula il provvedimento. Questa rapidità ci ha colto di sorpresa, ma sarebbe stato preferibile mantenere una linea comune». Sulle dichiarazioni di Avantario, Attivissimo ritiene che tutto si sia chiarito: «Accettiamo in buona fede quanto ha detto Avantario, ovvero che sarebbe stato frainteso. Quanto all'ipotesi di allargamento della coalizione verso il centro, credo che se ne stia già discutendo da diverso tempo, non solo a Trani ma in tutta la nazione. Da parte nostra non c'è alcun pregiudizio nei confronti dei centristi ed il congresso è l'occasione buona per parlarne collegialmente. Non credo siano utili le fughe in avanti. Se apertura dovrà esserci, questa decisione dovrà essere valutata dall'intero centrosinistra e non da un singolo partito. In ambito locale, abbiamo aperto un tavolo unitario diversi mesi fa. E, a settembre, stiamo pensando ad una convention aperta a tutte quelle forze, politiche e associative, che si identificano nei nostri valori per rinnovare un progetto politico finalizzato alla vittoria delle prossime elezioni amministrative». fonte:www.politicaoggi.it Intervista a Andrea Patruno - segretario Provinciale Pd