REGIONE PUGLIA | Caracciolo: "Potenziamo il porto di Barletta" Il porto di Barletta va potenziato, nell'interesse dell'intero territorio della Bat. Lo ha detto il consigliere regionale del Pd, Filippo Caracciolo, rivolgendosi all'Autorità Portuale del Levante. "Dal 2007 i Porti di Barletta, Bari e Monopoli -- ricorda l'esponente politico barlettano -- costituiscono l'Autorità Portuale del Levante. Questi scali godono di una posizione strategica di crocevia per i traffici che attraversano il Vecchio Continente, lungo gli assi di trasporto paneuropei (Corridoio V Lisbona-Kiev e Corridoio I Berlino-Palermo, inseriti nelle reti TEN) e le direttrici delle Autostrade del Mare che percorrono il Mediterraneo, collegando l'Oceano Atlantico all'Oceano Indiano e al Mar Nero". Secondo Caracciolo "tale collocazione rappresenta un'importante opportunità che i Porti di Barletta, Bari e Monopoli possono sfruttare per acquisire sempre maggior peso nel network dei trasporti internazionali ed europei, presentandosi come nodo strategico dello sviluppato sistema logistico del Basso Adriatico". Ecco perché "in questo contesto deve svolgere un ruolo importante l'Autorità Portuale del Levante che deve definire le linee di sviluppo delle attività portuali delle città di Barletta -- Bari -- Monopoli, nel rispetto dell'ambiente e del tessuto socio-economico nel quale i porti sono inseriti". Secondo il consigliere regionale del Pd, le iniziative che l'Autorità Portuale del Levante" dovrebbe prendere subito "per avvicinare il settore produttivo alle aree portuali" consistono nel "migliorare l'accessibilità nautica, adeguare e ristrutturare gli accosti, ampliare gli accosti, riorganizzare le aree e le infrastrutture portuali, promuovere e sviluppare le SSS e le MoS (autostrade del Mare), sviluppare il servizio ferroviario di collegamento, migliorare l'accessibilità stradale, supportare lo sviluppo della logistica e del trasporto combinato, attuare politiche indirizzate all'aumento della sicurezza (Safety and Security) in porto, ed ascoltare, infine, con più attenzione, -- aggiunge Caracciolo -- i suggerimenti che provengono anche dal settore non profit che opera a difesa della cultura marinara". "Per questo - continua Caracciolo - da parte dell'Autorità Portuale del Levante, auspico maggiore attenzione per il Porto di Barletta". Caracciolo sostiene che "per diventare una "risorsa" economica, sociale, e ambientale per la città e per l'intero territorio provinciale, necessita di lavori urgenti capaci di liberare il porto dal fenomeno dell'insabbiamento, e che permetta finalmente un dragaggio all'interno della stessa area portuale che porti i fondali dagli attuali mt 6,60 (nelle condizioni migliori) almeno tra i 10 e i 14 mt., considerato che, nel traffico mercantile, il 75% delle navi portacontainer in costruzione è tarato per trasportare 25.000 tonnellate di merci, quindi, bisogna prevedere fondali marini profondi almeno 14 metri per poter consentire loro di attraccare nei porti". "Il dragaggio, e quindi, il potenziamento del Porto di Barletta, -- conclude il consigliere regionale -- assume una rilevanza strategica per mantenere e sviluppare gli scambi commerciali, non dimenticando, infine, che lo stesso porto -- aggiunge -- può e deve diventare volano per l'economia della città di Barletta e dell'intera Sesta Provincia". fonte: http://www.sestaprovinciatv.com