Secondo il prefetto di Napoli, Michele Di Bari, che oggi è stato ad Ercolano per le riunioni cicliche sul fenomeno Terra dei Fuochi con le forze dell'ordine - ospiti don Maurizio Patriciello e il presidente dell'Isde Medici per l'Ambiente di Napoli, Antonio Marfella - da mesi il trend degli incendi dolosi è in diminuzione, «grazie agli sforzi da parte delle forze di polizia, dei sindaci e dei vigili urbani».La lotta agli sversamenti abusivi, aggiunge Di Bari a Villa Campolieto, «cambia se l'azione è congiunta e nel nuovo anno dobbiamo compulsare l'attenzione dei sindaci sulle bonifiche, sulla qualità dell'aria, sulla tutela della salute pubblica» e quindi «avremo una serie di riunioni nei Comuni interessati». Al tavolo col prefetto, il sindaco di Ercolano Ciro Buonajuto, il comandante provinciale dei carabinieri, generale Biagio Storniolo, don Maurizio Patriciello, il viceprefetto Ciro Silvestro e il dirigente della Regione Michele Scognamiglio. Particolarmente interessante per la platea convenuta a Villa Campolieto l'intervento del presidente Isde, il medico Antonio Marfella che, con Patriciello, è stato protagonista delle battaglie dei comitati di Terra dei Fuochi nonché consulente in materia di sversamenti illeciti di rifiuti per diverse Procure negli ultimi vent'anni.Marfella, ricordando i problemi specifici per Ercolano, pure raggiunta da traffici di rifiuti tossici dal Nord (Pistoia), ma parlando anche di Acerra e delle indagini sulla famigerata discarica Resit di Giugliano, ha poi raccontato un incontro col boss pentito casalese Carmine Schiavone, ras delle ecomafie, il quale gli avrebbe detto, alla presenza di don Patriciello: «Dottore, noi avremmo dovuto ucciderla molti anni fa ma poi abbiamo capito che lei battagliava anche per la salute dei nostri figli, le dico solo che se le capiterà uno strano incidente stradale come è successo al generale Niglio non siamo stati noi». Il riferimento è a Gennaro Niglio, che si è occupato pure di Terra dei Fuochi ma è morto da comandante dei carabinieri della Regione Sicilia e qualche anno fa il pentito Pietro Riggio parlò di omicidio con la Procura di Caltanissetta. Marfella aveva già raccontato in passato questa storia che fu acquisita agli atti proprio dai magistrati nisseni. Poi si indagò pure sulla morte dello stesso Schiavone, a Viterbo. E Marfella ricorda anche quella del magistrato Federico Bisceglia, ucciso da un incidente stradale nel Cosentino, un sinistro che riempì pagine di cronaca con dubbi e domande almeno per qualche mese.Tornando alle misure di contrasto ai roghi di rifiuti, nell'occasione il prefetto al Comando della Polizia Municipale ha presentato un nuovo sistema di videosorveglianza composto da 60 telecamere di ultima generazione. Un progetto Poc approvato dalla Prefettura per 250mila euro e «seguiranno altri due progetti finanziati dal ministero dell'Interno», aggiunge Di Bari, ma insistendo nuovamente sulla «concertazione» continua e l'importanza di «una azione quotidiana che deve vedere impegnati insieme lo Stato e le sue articolazioni, i sindaci, gli enti locali, le polizie locali e le forze di polizia».